Il bellissimo stemma della famiglia Palmerini è un blasone d’oro, allo scaglione di verde, accompagnato da tre rami di palma. L’arme è di marmo bianco con venature e si trova sulla facciata principale del Palazzo Tomei Albiani in Piazza del Popolo, ed è posto lateralmente rispetto alla porta d’ingresso, all’altezza del secondo piano dell’edificio. Lo stemma infatti non appartiene alla famiglia dei Tomei Albiani, che hanno abitato questo Palazzo fino al dopoguerra, ma è molto più antico, è l’insegna dei Palmerini di Pisa. Giovanni di Corsino Palmerini da Cascina (Pisa) fu priore di Pisa nel 1352 e ottenne l’ascrizione alla nobiltà pisana per sé, per il fratello Nuccerino e per i propri discendenti. Michelangelo di Francesco Palmerini, provata la diretta discendenza dal predetto Nuccerino, ottenne, con rescritto granducale del 16 novembre 1827, l’ascrizione per giustizia alla nobiltà pisana. I Palmerini hanno avuto la proprietà dell’immobile nei secoli XVII e XVIII e, all’estinzione della casata (avvenuta forse nel 1731), i beni confluirono nel patrimonio di un ‘altra famiglia i Pini, che erano i loro parenti più prossimi e fu imposto ad essi di mantenere il cognome dei Palmerini, infatti da quel momento si chiamarono Pini Palmerini. Lo stemma invece fu totalmente modificato. Ebbero molti cavalieri dell’Ordine di Santo Stefano, moltissimi beni ebbero nel pian di Catignano, ovvero il pian di Roglio, fino al podere di Bandonica, dove si trova tuttora il loro stemma in pietra serena, assai corroso dal tempo ma sempre leggibile: il podere oggi è proprietà dei signori Galli.