Loredano Bigazzi: un sindaco, un sindacalista, un uomo onesto
Loredano Bigazzi nasce a Pisa il 7 maggio 1941, mentre il
padre Dino è al fronte e la madre, Brunetta Macelloni, si trova in difficoltà
al momento del parto. Il nome ufficiale di Loredano gli è scelto da un frate a
Pisa, al momento del Battesimo, ma per la famiglia e per tutti diviene presto
Pierluigi.
Bigazzi, già iscritto alla CGIL, fin da giovane prende
passione alla politica e frequenta la sezione del Partito Socialista a Peccioli.
Nel 1973 entra a lavorare alla Piaggio, che all’epoca era parecchio
politicizzata. “Gli anni ’70, arrivati dopo il ’68, sono stati anni difficili” così
li ricorda, la stagione delle stragi, delle Brigate Rosse e delle rivolte. La
carriera politica in ascesa è piena di soddisfazioni, infatti nel 1978/’79 Pierluigi
viene eletto delegato al congresso nazionale del Partito Socialista, a Torino e
da lì candidato al Parlamento (una candidatura operaia, come viene definita,
che valorizzava un lavoratore della Piaggio). A quelle elezioni è eletto
Silvano Labriola, già membro della Segreteria Nazionale del Partito Socialista,
mentre Bigazzi arriva quarto, con quasi duemilacinquecento preferenze, che
erano molte.
Su quella strada arriva presto anche la candidatura a
Sindaco di Peccioli. Pierluigi ha qualche perplessità perché la CGIL lo vorrebbe
avviare alla carriera sindacale, ma Bigazzi sceglie l’opzione di accettare la
candidatura a Sindaco del suo paese. Non c’era all’epoca l’elezione diretta del
Primo Cittadino, dopo il voto si procedeva a una trattativa tra i partiti, che
poteva durare anche molto tempo, al termine della quale si stabiliva chi fosse
il Sindaco. La trattativa va infatti per le lunghe e Bigazzi diviene Sindaco di
Peccioli nel settembre 1980, mentre le elezioni ci furono di maggio (ricorda
l’attentato alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, di poco precedente alla
sua elezione). Resta poi in carica fino al maggio del 1985, per un intero
mandato.
In continuità con l’operato di Luigi Arzilli, e come rottura
con le giunte di centrosinistra, partecipate dal Partito della Democrazia
Cristiana, la giunta che si forma è di sinistra, composta da esponenti del PSI
e PCI: Dell’Agnello Mario, Cionini Sergio (Assessore ai Lavori Pubblici);
Bulleri Ivan (Vicesindaco) e Macelloni Renzo (Assessore alla Cultura). In
Consiglio Comunale ci sono tre rappresentanti del Partito Socialista (Bigazzi
Loredano, Dell’Agnello Mario e Simona Rossi, ruolo cambiato nel corso della
legislatura) e cinque del Partito Comunista[1].
Bigazzi ricorda le difficoltà dell’epoca che avevano tutti i
Comuni a reperire i finanziamenti. Si cercava di fare gli interventi più
necessari per la cittadinanza, tralasciando quelli che lo erano meno.
Tra essi Pierluigi annovera: la realizzazione della Strada
della Fila, il cui progetto era iniziato durante l’amministrazione Arzilli ed
era stato completato in continuità con essa nel 1983; la localizzazione della
zona industriale che fu disegnata dall’Architetto Lanfranco Benvenuti, uno dei
migliori architetti italiani e un piano di fabbricazione, sempre opera dello
stesso architetto; l’asfaltatura della via dei Capuccini, che era ancora
sterrata; la “coraggiosa e dispendiosa” apertura di un asilo nido
all’avanguardia (1981), una struttura con una gestione rivolta al futuro, che
tuttavia attirò numerose critiche sindacali. Appartiene al periodo Bigazzi
anche l’inaugurazione del Parco pubblico Gaslini e una gita a Roma, insieme
alle scolaresche, per far visita all’allora Presidente della Repubblica Sandro
Pertini (accompagnati dal vicesindaco Ivan Bulleri). Pierluigi ricorda inoltre
la realizzazione della pista olimpica di atletica leggera intorno al campo sportivo,
che era il completamento degli impianti sportivi. In particolare, la sua
attenzione si posa sull’impianto di smaltimento di Legoli, che apre proprio
durante il mandato politico di Bigazzi, nonostante le resistenze di alcuni
cittadini e che presto diviene la prima discarica controllata in Provincia di
Pisa.
Pierluigi Bigazzi ripensa ai frenetici anni di sacrificio e
soddisfazioni, durante i quali unisce i turni di lavoro alla Piaggio e l’attività
di Sindaco. A distanza di anni Pierluigi si mostra ancora grato all’azienda per
la sensibilità e l’attenzione dimostrate nei suoi confronti.
Riflettendo però sulla sua assenza dalla vita familiare e
soprattutto sulla mancanza che sentire i figli ormai adolescenti, Bigazzi,
condividendo con Adua Messerini la stessa corrente politica lombardiana, le dà
il primo input a candidarsi come Sindaco, mentre Pierluigi ritorna a lavorare
alla Piaggio per tre anni, ma presto gli si ripresenta davanti il sindacato
dove ha avuto tante soddisfazioni.
Nel 1989 Bigazzi diviene segretario aggiunto della Fiom provinciale (metalmeccanici), il maggiore sindacato alla Piaggio. È ancora soddisfatto delle difficili trattive che portava avanti con le aziende, con l’Unione Industriali… Dopo sei anni di sindacato Fiom-Cgil, Bigazzi va a lavorare a Cascina per i successivi quattordici anni al Sindacato Pensionati e anche lì diviene membro della Segreteria provinciale.
Quando La Gilera fu incorporata nella Piaggio, conosce Susanna Camusso, Segretaria generale delle FIOM lombarda. Incontra Cesare Damiano vicesegretario nazionale della Fiom-Cgil e a Torino incontra Bettino Craxi, che Bigazzi reputa uno statista, nonostante secondo lui i fatti storici non gli abbiano reso giustizia.
Oggi Pierluigi Bigazzi non si occupa più di politica, la
lettura di molti generi di romanzi, sia thriller, sia storici, che coltiva
dall’età di quindici anni, è il suo passatempo preferito.
Non rimpiange niente del passato, rifarebbe tutto, gli
mancano soltanto i tempi in cui c’erano meno odio e più fratellanza, una
stagione migliore, contrapposta all’individualismo della società dei consumi.
Ora, che la sua attività si è conclusa, Pierluigi si sente
di poterlo dire. Nella sua vita ha rifiutato tentativi di corruzione,
rimandando fermamente queste offerte al mittente. Rivendica oggi la sua onestà,
senza rimpianti.
Questo articolo è tratto da un’intervista a Loredano
Bigazzi, realizzata il 2 ottobre 2020.