La scoperta del primo Asteroide al Centro Astronomico di Libbiano
Scoperto il primo Asteroide a Libbiano
Nell’ambito dell’attività di ricerca e studio dei corpi minori del sistema solare – comete ed asteroidi, la sera del 26 ottobre 2009, i componenti dell’ AAAV – Associazione Astrofili Alta Valdera – scoprono il loro primo asteroide, utilizzando la strumentazione dell’Osservatorio Astronomico di Libbiano, di proprietà del Comune di Peccioli.Il telescopio viene puntato verso la costellazione della Balena in direzione di un oggetto asteroidale, scoperto poche ore prima da un altro osservatorio, la cui preliminare orbita appare essere quella tipica di un NEO (Near Earth Object), cioè molto vicina a quella terrestre. L’oggetto, debolissimo, era stato osservato solo da due osservatori professionali e richiedeva ulteriori misure astrometriche (misure di posizione) al fine di determinarne con sufficiente precisione l’orbita. Sulle immagini acquisite vengono notati altri due oggetti, il cui moto sembra essere quello tipico degli asteroidi. Questi due oggetti presenti nel campo vengono misurati al fine di verificare se sono catalogati nell’archivio del Minor Planet Center (MPC) ente unico mondiale che annota, registra e calcola l’orbita ufficiale dei corpi minori del sistema solare. Uno di questi oggetti risulta sconosciuto!
L’indagine
L’attività di ripresa continua incessantemente, da una parte occorre finire un lavoro importante sull’asteroide NEO, dall’altra occorre indagare su quell’oggetto che sarà denominato con la sigla ICL0118 e che risulta sconosciuto tra gli oggetti celesti. Il primo asteroide finalmente viene individuato e le sue misure vengono inviate al Minor Planet Center. L’attenzione dell’Associazione Astrofili Alta Valdera si concentra sull’oggetto sconosciuto, la cui debole luminosità risulta essere di circa 19.3 magnitudini. Cercano di ottenere quante più immagini possibili per riuscire a misurare la sua posizione e calcolare un’orbita approssimativa, al fine di comprendere in modo indicativo di cosa si tratti. L’esperienza accumulata in questa attività di ricerca, consente di ricavare in un tempo sufficientemente breve un’orbita preliminare che risulta essere quella tipica degli asteroidi della fascia principale, denominati MBA (Main Belt Asteroid), che si trovano tra Marte e Giove. Dai dati ricavati, con tecniche specifiche (denominate Track and Stack), viene misurato di nuovo l’asteroide al fine di ottenere misure ancora più accurate. Sono effettuate ulteriori verifiche per stabilire se l’asteroide sia o meno tra quelli catalogati. Ancora una volta il responso dà esito negativo, si tratta di un nuovo oggetto, adesso non ci sono più dubbi! Gli animi in osservatorio si riscaldano, l’emozione è forte. In realtà, al momento non è possibile sapere se siano stati i soci dell’AAAV a scoprire l’oggetto, potrebbero esserci altri osservatori che nel corso della serata o anche nelle serate precedenti hanno osservato il nuovo arrivato. Ben conoscendo le procedure del Minor Planet Center per l’attribuzione della scoperta, decidono di inviare una serie di misure, alcune prima della mezzanotte del 26/10/2009, altre successivamente. Seguendo le rigorose procedure, i soci inviano le misure tramite e-mail, comunicando l’avvenuta, o quanto meno presunta, scoperta di un nuovo asteroide. Successivamente riprendono altre immagine e inviano altre misure. La procedura per l’assegnazione della scoperta di un asteroide a un osservatorio prevede che debbano essere inviate due o più misure dell’oggetto per ogni sessione osservativa, in almeno due serate consecutive, il cui intervallo minimo in ogni serata sia di 20 minuti e, tra le due serate osservative, devono obbligatoriamente trascorrere almeno 12 ore. Al momento quindi i soci hanno solo la prima coppia di misure. Devono tornare in osservatorio.
La conferma
La sera successiva i componenti dell’AAAV si danno appuntamento al centro Astronomico di Libbiano, per effettuare la seconda e decisiva serata di osservazione. La Luna crescente, nel suo moto si avvicina sempre più vicino all’asteroide, rendendo difficile la sua individuazione. Iniziano con molta apprensione la serata di conferma, puntano il telescopio alle coordinate calcolate sulla base delle effemeridi (tabelle di calcolo) da loro elaborate. Dopo circa mezz’ora di lavoro sulle immagini ritrovano l’asteroide. Confrontano i dati raccolti con quelli ottenuti la notte precedente per verificare la loro coerenza. Stanno misurando un asteroide poco più grande di 2 km che si trova a circa 225.000.000 km dalla Terra!La mezzanotte è passata ormai da molti minuti, troppi, la stanchezza comincia a sopraggiungere ed è giunta anche l’ora di inviare i dati acquisiti al Minor Planet Center. Secondo i calcoli dell’AAAV le misure ottenute sono sufficientemente precise. Viene inviata l’e-mail e i componenti si danno appuntamento a giovedi 29 ottobre in quanto hanno l’assemblea dei soci AAAV.
L’attesa
La mattina successiva controllano incessantemente se arriva un messaggio di conferma relativa alle loro osservazioni. In effetti non possono conoscere a priori se la scoperta dell’asteroide è stata loro assegnata, perché devono ricevere un’e-mail di conferma. Le ore passano inesorabilmente nel più assoluto silenzio. Alle 21.30 si trovano a Libbiano per l’assemblea, senza alcuna novità di rilievo circa le loro osservazioni. Purtroppo il cielo è coperto, per cui al termine della riunione non possono aprire l’osservatorio per misurare di nuovo l’asteroide. Decidono, loro malgrado, di smontare un componente importante e fondamentale per l’osservazione: il fuocheggiatore elettronico che risulta essere malfunzionante: ultimamente ha causato alcuni inconvenienti. Ciò significa che fino alla sua riparazione non possono utilizzare il telescopio per questo tipo di attività. Adesso le cose si complicano, perché per poter determinare ufficialmente l’orbita di un asteroide, e quindi conoscere gli elementi orbitali dello stesso, sono necessarie e richieste almeno tre serate osservative. Loro ne hanno fatte solo due! Possono sempre sperare che l’oggetto sia stato osservato qualche tempo prima, in alcuni casi si parla anche di anni, da altri osservatori che, però, non sono stati in grado di effettuare le necessarie misure per la determinazione dei parametri orbitali. In pratica il MPC ricollega l’orbita dell’asteroide in questione a precedenti misurazioni, avvenute anche molto tempo prima, ma ciò non toglie la legittimità della scoperta effettuata dall’AAAV. 2009 UF94. Alle ore 22,15 del 29/10/2008 ricevono un messaggio di posta elettronica avente come oggetto: Designations, il cui mittente è G. Williams il responsabile del Minor Planet Center. Il corpo della lettera è stringato, essenziale: ICL0118, K09U94F. Un brivido attraversa il loro corpo, mi soffermano su quelle sigle, le scandiscono, fanno lo spelling. ICL0118 è la sigla arbitraria che hanno dato al nostro oggetto; K09U94F è la contrazione della denominazione 2009 UF94. E’ la conferma che aspettavano! Hanno scoperto il primo asteroide dall’osservatorio Libbiano! Adesso è ufficiale! Il giorno successivo, sul sito del MPC, interrogando il nuovo asteroide, è possibile visualizzare le effemeridi, e costatano che prima di allora non era mai stato osservato, a tutti gli effetti si tratta di un nuovo oggetto. Purtroppo per poter determinare gli elementi orbitali, come detto, sono necessarie almeno tre serate osservative. Il telescopio di Libbiano non può essere utilizzato, la Luna crescente è ormai troppo vicina e luminosa alla zona di cielo in cui si trova l’astro. E’ praticamente impossibile effettuare delle misure, si dovrà aspettare almeno il 6 novembre, quando la presenza della Luna sarà meno fastidiosa. Devono affrontare anche questo “inconveniente”, infatti, pur avendo a tutti gli effetti scoperto il nuovo asteroide rischiano di perderlo. Ciò significa che se l’oggetto non viene misurato entro un certo periodo di tempo, l’asteroide potrebbe essere “perso”; all’atto pratico la scoperta potrebbe essere attribuita ad un eventuale altro osservatorio che a distanza di tempo lo vada a ritrovare.
Follow-up
Come già detto, loro sono fuori gioco, non possono misurare l’asteroide da Libbiano. Per risolvere la questione della terza e fondamentale serata osservativa, viene deciso di contattare alcuni osservatori “amici”: sia per conoscenza diretta, sia per il fatto di aver effettuato dei lavori in contemporanea (in particolare nel seguire i NEO). All’appello rispondono tutti gli osservatori ai quali si sono rivolti: 104 – San Marcello (PT) Luciano Tesi (è l’astrofilo italiano che ha scoperto più asteroidi) 159 – Monte Agliale (LU) F. Ciabattari 437 – Remezzacco (UD) G. Sostero J47 – Nazaret (Spagna) Gustavo Muler J95 – Great Shefford (Inghilterra) Peter Birtwhistle (miglior astromestrista al mondo) B40 – Skylive (CT) Telescopio Remoto dell’ UAI (Unione Astrofili Italiana) il quale sarebbe stato manovrato grazie al contributo di Carmen Perella (sezione Comete UAI). Il tempo trascorre inesorabile, le condizioni meteo sono pessime in tutta Europa. Il giorno 06/11/2009 ricevono un messaggio dall’astrofilo inglese Peter Birtwhistle, il quale comunica loro che è riuscito a misurare l’asteroide, inviando 3 misure al MPC. Adesso 2009 UF94 ha tre serate osservative, è entrato a far parte dei cataloghi asteroidali. Gli elementi orbitali sono pubblicati dal Minor Planet Center, il grafico della sua orbita intorno al sole e visualizzabile su di un sito web della NASA9 all’url: http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=2009+UF94&orb=1
Precedenti osservazioni
Il primo asteroide scoperto dal Centro Astronomico di Libbiano, riserva ancora qualche sorpresa. Infatti, il giorno 09/11/2009, il Minor Planet Center, a seguito della determinazione dell’orbita dell’asteroide, ritrova alcune vecchie osservazioni risalenti al 2005, che cosi vanno a “fittarsi” alle nostre, e scoprono che tale oggetto fu allora denominato 2005 UZ301 in quanto lo Steward Observatory, Kitt Peak-Spacewatch (691), l’aveva osservato per due sere adiacenti: il 22/10 ed il 30/10/2005. Però non fu in grado di effettuare la terza serata osservativa necessaria per la determinazione dell’orbita. In pratica, a questo osservatorio è successo ciò che temevano: ha perso l’asteroide. Successivamente, altri osservatori hanno misurato tale oggetto, ma per una sola notte. Anche in questo caso le singole misure non furono ricollegate all’asteroide denominato 2005 UZ301. Grazie al loro lavoro, è stato infine possibile determinare un’orbita, alla quale sono state ricollegate tutte le precedenti misure. Questa circostanza, in realtà, capita molto spesso, in quanto questi tipi di asteroidi vengono osservati e misurati dalle c.d. “survay” – telescopi professionali il cui compito principale è quello di scrutare la volta celeste alla ricerca di asteroide di tipo NEO – e in genere tralasciano gli altri tipi di oggetti asteroidali. Sta di fatto che adesso la designazione ufficiale dell’asteroide è 2009 UF94 = 2005 UZ301. Luciano Tesi, l’amico di San Marcello, contatta l’Astronomo Italiano Andrea Boattini (scopritore di ben 12 comete!) il quale per meriti e capacità adesso lavora al progetto LINEAR, il più importante ed efficace programma della NASA per la ricerca asteroidi di tipo NEO, per avere rassicurazioni che l’asteroide di fatto sia a attribuito all’AAAV. Il 25/11/2009, l’astronomo Boattini, non solo risponde indicando che la scoperta dell’asteroide è stata attribuita a Libbiano ma addirittura effettuata volutamente. L’asteroide 2009 UF94, ha in totale 37 osservazioni, nell’arco di tempo 2005-2009, con due opposizioni, e un valore di incertezza dell’orbita indicato dal parametro U = 411. Nuove misure permetteranno di conoscere meglio la sua orbita, e il relativo parametro di incertezza diminuirà; quando raggiungerà un valore uguale a 2 o inferiore e sarà osservato in almeno 3 opposizioni, potrà essere catalogato tra gli asteroidi numerati e quindi ricevere un nome a scelta dello scopritore.
Conclusioni
A tre anni dall’inaugurazione della nuova strumentazione installata presso il Centro Astronomico di Libbiano, è arrivata la prima scoperta: un asteroide della fascia principale, provvisoriamente denominato con la sigla 2009 UF94. Un risultato importante che premia l’impegno e la costanza dei soci dell’Associazione Astrofili Alta Valdera, nonché l’indubbio contributo, sostegno ed incoraggiamento del Comune di Peccioli, il quale ha affidato la struttura all’associazione stessa.
La prima scoperta di un nuovo corpo celeste ottenuta dall’Osservatorio “G. Galilei” di Libbiano, giunge in un momento particolare e importante per l’astronomia: 2009: Anno Internazionale dell’Astronomia; 400° anniversario delle osservazioni telescopiche di Galileo Galilei; 40° anniversario dello sbarco dell’uomo sullo Luna; nonché al riconoscimento ottenuto dall’AAAV da parte dell’Associazione Astrofili Italiana – UAI – per l’organizzazione di numerose manifestazioni ed eventi nell’anno 2009. Non meno importante, e di un certo prestigio, il fatto che altri osservatori abbiano collaborato con l’Associazione Astrofili Alta Valdera. In particolare l’astrofilo inglese Peter Birtwhistle, premiato dalla NASA per i risultati conseguiti, lo spagnolo Gustavo Muler, Luciano Tesi che vanta il maggior numero di asteroidi scoperti da un astrofilo italiano, il famoso astronomo Andrea Boattini il quale utilizza il miglior telescopio al mondo per la ricerca di asteroidi: queste sono tutte attestazioni di come la realtà del Centro Astronomico di Libbiano sia apprezzata e riconosciuta in questo ambito a livello nazionale ed internazionale.
La prima parte del lavoro svolto e fin qui descritto è stato solo l’inizio dell’avventura che ha portato alla denominazione di questo asteroide, che successivamente è stato seguito e fotografato per determinarne l’orbita con precisione: requisito questo indispensabile perché entri a far parte degli asteroidi “numerati”, ovvero quel gruppo di oggetti ai quali è poi possibile assegnare un nome.
Tutto questo processo ha impegnato la AAAV fino al 2012 e quando è stato il momento di scegliere un nome non ci sono stati dubbi o tentennamenti: ci sembrava bello… anzi bellissimo… che il comune che ha sempre aiutato e sostenuto l’Associazione diventasse proprietario di un appezzamento nel Sistema Solare!!!
Dunque il nostro asteroide è stato battezzato con il nome “PECCIOLI”!
Tutto è successo praticamente alle porte della tradizionale manifestazione “Peccioli… e intorno l’Universo” edizione Ottobre 2012, nel corso della quale è stata organizzata una celebrazione degna dell’evento, culminata con la creazione di cartoline dedicate da utilizzare nel corso di un ANNULLO FILATELICO allestito nell’occasione: ebbene sì… tra i vari annulli ufficiali che rimarrà nella storia delle Poste Italiane ce n’è uno creato dalla AAAV per il battesimo dell’Asteroide “PECCIOLI”!
Fonte
Articolo a cura di Paolo Bacci responsabile sezione asteroidi; Alberto Villa Presidente AAAV, Domenico Antonacci, Francesco Biasci, Paolo Piludu, Emilio Rossi, Enzo Rossi dell’Associazione Astrofili Alta Valdera del Centro Astronomico Libbiano www.astrofilialtavaldera.it