Adua Messerini, figlia di un mugnaio, nasce a Peccioli il 25
febbraio 1937 e va ad abitare a Fabbrica, luogo che non abbandonerà mai per
tutta la vita.
In giovane età lavora alla Stella Maris di Tirrenia e, per
cinque anni, alla Scuola Materna del Villaggio Scolastico di Livorno, dove
affina le sue conoscenze portando avanti un progetto sulla motricità nella
prima infanzia. Scrive sull’esperienza un libro con l’aiuto dello psicologo
romano Francesco Tonucci dal titolo “A tre anni si fa ricerca” (1979). Passa
poi a lavorare alla scuola a tempo pieno di Putignano di Pisa e lì conclude la
sua carriera lavorativa di insegnante.
Da sempre l’eclettica, femminista Adua è interessata alla
politica e alla posizione della donna nel suo tempo. Nel 1965 entra a far parte
del Partito Socialista, ma sono anni difficili, di rivoluzione, siamo vicini al
’68. L’insegnamento dell’educatore cattolico Don Milani segna inoltre un cambiamento
di rotta anche nella scuola.
Diventa Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia. Adua Messerini
ricorda due donne che, oltre a lei negli anni Ottanta erano protagoniste della
politica del territorio. La socialista Fausta Giani Cecchini, che sarà poi Presidente
della Provincia. Adua Messerini ricorda che Fausta parlava sempre delle donne e
dell’Europa già in quel momento storico. “Aveva un passo troppo lungo”, così
dice di lei.
L’altra è Patrizia Dini, del PCI, che diverrà Assessore Provinciale
e poi Presidente della Regione. Adua Messerini si occupa insieme a lei
dell’AICCRE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni
d’Europa), per cui organizza convegni molto partecipati sempre con riferimento
alle donne. A quei tempi si cercava di far parlare le donne, in periodi in cui
il silenzio e l’obbedienza erano considerati la loro sola virtù.
Adua Messerini è un unicum nel panorama politico locale, per
un anno ricopre anche la carica di Sindaco di Peccioli, venne chiamata “la
Sindaca”. Ma si creano due fronti: uno che la apprezza e uno molto più grande
che la avversa. La DC le toglie la fiducia e si allea per la prima volta con il
PCI, creando i cosiddetti Cattolici Democratici.
Nel 1985 Adua fa in tempo ad occuparsi dell’istituzione del gemellaggio
Peccioli-Ellhofen, perché avverte la necessità di cominciare a parlare di
Europa. Questo rapporto con Ellhofen ancora
esiste a testimonianza del fatto che per l’epoca si trattasse già un progetto
innovativo.
Adua poi è diventata presidente del Parco di San Rossore e Consigliere
Provinciale. Fino al 2000, anno in cui ha concluso la sua attività.
Fonte Estratto dall’intervista rilasciata alla Fondazione Peccioliper il 14 febbraio 2014