Questo bellissimo stemma è presente in vari luoghi del nostro comune. E’ di certa attribuzione alla famiglia Caetani o Gaetani di Pisa, i quali, in passato, hanno costituito una delle più potenti famiglie della città, della repubblica Pisana e del Granducato di Toscana. Sono tuttora esistenti a Roma. Uno dei primi Gaetani di cui si hanno notizie a Pisa è Giovanni, vivente nel 1083, capitano generale dei pisani e dei genovesi all’assedio di Toledo. Uno dei Gaetani, certo Gherardo è menzionato anche in Terra Santa dove combatté durante le crociate. A Pisa i Gaetani ricoprirono le maggiori cariche della Repubblica, facendo edificare ponti, strade e chiese. Nella provincia ebbero molti possedimenti, conquistarono il castello di Fabbrica al Vescovo di Volterra, divenne così loro feudo, per questo vi sono numerosi esemplari di questo stemma a Fabbrica, Montelopio, Cedri ecc. Nel medioevo infatti Fabbrica fu un importante castello, prima dei Vescovi di Volterra, poi della Repubblica di Pisa; nel 1163 Fabbrica fu conquistata dall’esercito pisano comandato da Ranieri Gaetani, il quale aveva già domato la ribellione di Peccioli guidata da Giovanni Borgherucci. Pietro Gaetani poi cedette il castello di Lajatico ai Fiorentini in cambio della cittadinanza in quella città. A Peccioli, in passato, i Gaetani hanno sicuramente avuto alcune proprietà nel terziere di san Jacopo (piazza Monsavino) e, infatti, nel 1622, Matteo di Gianfrancesco Gaetani risulta trovarsi a Peccioli come cittadino fiorentino. Precedentemente, nel 1543, risulta avere il possesso di immobile Giovanbattista di Nofri d’Agostino Gaetani sempre nello stesso terziere. L’arme della famiglia è un vero e proprio concentrato della loro storia: l’inquartato di rosso e d’argento testimonia le origini, è infatti lo stemma civico di Gaeta in provincia di Latina città di cui i Gaetani furono duchi fin dall’alto medioevo; nella partizione sinistra (gli stemmi si blasonano da retro) vi sono i quattro pali di Aragona, infatti un certo Berengario fu conte di Barcellona. In virtù del matrimonio di un esponente della famiglia Gaetani, Corrado con la figlia di Federico II di Svevia, furono aggiunte allo stemma le aquile imperiali. Successivamente, lo stemma si è arricchito con le insegne dei due capostipiti della casata, il leone rampante e le bande ondulate, rispettivamente per certo Ugone, barone dell’impero. Questo stemma, completo di tutti i suoi particolari, non lo troviamo sovente, anticamente, come nel caso riscontrato a Peccioli, veniva usato dalla famiglia quello che comprendeva solo i pali di Aragona e lo stemma di Gaeta. In questa versione lo possiamo osservare oltre che a Peccioli anche a Volterra nell’atrio del palazzo dei Priori, o anche nel camposanto monumentale di Pisa, dove è presente in un affresco. Nel nostro Comune è presente lo stemma dei Gaetani anche a Montelopio; lo stesso stemma si trova sull’architrave della cappella privata alla Spinucola di Cedri.